L’incarico riguarda lo studio del dissesto, avvenuto il 25 febbraio 2015 in corrispondenza del Campo Sportivo “Enea Nannini”, che ha interessato parte del campo da calcio principale, il campo di allenamento ed alcune zone attigue per una superficie complessiva di ben 1.3 ha.
Il movimento è classificabile come uno “scorrimento traslativo”, la cui corona di distacco presenta lunghezza complessiva di circa 200 – 250 m. Rispetto alla scarpata fluviale preesistente, la frana ha determinato un arretramento massimo del ciglio di circa 65 m in corrispondenza dell’ex campo di allenamento. La dinamica del movimento ha creato una “trincea” in cui è possibile riconoscere con chiarezza la superficie di scivolamento principale; la larghezza di tale trincea varia da circa 10 metri nella zona sud fino a 25 m nella zona centrale.
Il corpo di frana ha occupato il corso del T. Senio, ed a nord del campo sportivo questo risulta spostato di oltre 20 metri rispetto alla posizione originale con la conseguente formazione di un piccolo lago
Il confronto tra il DTM ed il rilievo plani altimetrico ha permesso di stimare il volume di materiale coinvolto nel movimento in circa 140’000 m3 e di determinare l’estensione del corpo di frana in circa 3 ettari.
Il servizio è stato articolato in due fasi distinte:
FASE 1: finalizzata allo studio preliminare del dissesto. È stato definito un modello geologico preliminare sulla base di una prima serie di rilievi geologici e geomorfologici di dettaglio nonché di informazioni bibliografiche e di dati messi a disposizione dalla Stazione Appaltante. Successivamente, attraverso una serie di back analysis del fenomeno franoso in corrispondenza di differenti sezioni topografiche, è stato definito un modello geotecnico preliminare. È stato quindi possibile eseguire una prima valutazione della stabilità del versante. Sempre nell’ambito di tale fase è stato definito un piano di indagini in sito e di laboratorio utile per la definizione dei modelli geologico e geotecnico definitivi.
FASE 2: finalizzata all’aggiornamento dello studio di Fase 1 sulla base degli esiti della campagna di indagini geognostiche. In particolare, è stata eseguita la valutazione della stabilità residua dell’area ed è stato proposto un programma di monitoraggio che consentirà di verificare ed eventualmente rimodulare la proposta di zonizzazione dell’area definita sulla base del grado di pericolosità e rischio derivante dall’analisi dei dati.